Edizione 2006

Festa della pizza

È una vera e propria parata di stelle della musica la IX edizione della Festa della Pizza di Pontecagnano Faiano, patrocinata e sostenuta dalla provincia di Salerno e dalla regione Campania.

Dal 30 Agosto al 10 Settembre, “Il musica pizza”, condotto da Pippo Pelo e realizzato con “Radio Kiss Kiss Network, ospita sul palco della più grande manifestazione campana Anna Tatangelo, prima tra le donne a Sanremo con: “Essere una donna”, “Mondo Marcio”, re del rap di protesta, “i Finley”, Pier Cortese, James, Kakande, Mario Venuti, Luca Dirisio, gli “Studio3”, “Rio e Vitamina”.

 E ancora Gatto Panceri, “Seba”, Dj Francesco e “L’Aura”, Luisa Corna, Gigi Finizio, i “Modà”, Simona Bencini, Pago, Omar Pedrini e gli “Zero Assoluto”.

Il divertimento continua anche a tarda notte, in diretta su “Telecolore” e su “Sky”, con il programma di intrattenimento condotto sempre dallo speaker di radio “Kiss Kiss Network” con il supporto del complesso musicale “Robertino e i “Luna nova”.

Musica ma non solo. Come diverse testate giornalistiche attestano “La pizza va in missione di pace”. Alla tavola rotonda del programma televisivo del “Pizza Village di Pontecagnano”, si tiene un grande dibattito sulla presenza di forni campani in zone di guerra per preparare pane e pizza alle popolazioni bisognose.

Quest’anno, oltre la presenza di 300 pizzaioli e circa 35 pizzerie, ad animare la vasta cittadella della pizza, anche l’importante presenza di una squadra di pizzaioli del Sol Levante, pronti a conoscere e studiare da vicino le procedure necessarie per poter sfornare un’ottima pizza.

Per gli under 11, invece, “Viva la pizza col pomodoro”, stage teorici e pratici, dinanzi al forno della pizza, per affrontare un “viaggio” tra i meandri scientifici della panificazione e della preparazione delle farciture.

Prosegue l’azione di tutela del forno a legna, strumento essenziale per poter realizzare una pizza di qualità con “La pizza che mi accende”, prima associazione di operatori e consumatori per la difesa del forno a legna. Primo socio onorario Beppe Bigazzi, esperto della gastronomia e dei prodotti, nonché della tradizione. Contattato ha immediatamente dato la sua adesione al progetto: <<accetto con entusiasmo di far parte di questo progetto che mira a difendere un’istituzione qual è il forno a legna>>.

Ad aver apposto le loro firme a sostegno dell’associazione anche il presidente della “Camera di Commercio di Salerno”, Augusto Strianese, in rappresentanza del comparto produttivo ed il giornalista Luciano Pignataro.

Nei 50.000 mq dedicati alla manifestazione, spazio dedicato anche alla moda.

Il 2006 vede i natali dell’abito pizza. Glamour, di tendenza, che sappia strizzare l’occhio all’alta moda. Sono questi i punti chiave su cui Luigi La Rocca, stilista, ha puntato per la creazione del primo abito tipico della pizza. A fare da passerella una pedana a filo d’acqua posta sulla piscina olimpionica presente nel “Pizza Village”.

Ospiti d’onore anche i politici Valiante e Cozzolino, che elogiano la manifestazione salernitana, quest’ anno ampiamente descritta dai mass-media nazionali quali “Tg5”, “Italia Uno”, “La7” e “Rai”, oltre emittenti regionali e “Telecolore”.

Ovviamente regina indiscussa della manifestazione, resta sempre lei, la pizza.

300.000 visitatori ed un milione di tranci di pizza sfornati; 35 pizzerie di tradizione partecipanti da tutta la regione Campania; 300 pizzaioli che utilizzano rigorosamente forni a legna ed ingredienti di qualità; oltre 100 stand di prodotti tipici e gastronomia presenti.

Nella ormai affermata più grande manifestazione campana e non solo, la “Festa della Pizza” non dimentica però le tradizioni, che anzi, fanno qui da padrone. Grande attenzione agli ingredienti come mozzarella di bufala, pomodoro San Marzano e olio extra vergine d’oliva, con momenti di degustazioni e stand enogastronomici.

Oggi, a distanza di otto anni, la Festa è uno dei principali riferimenti del settore.

Promuovere il piatto made in Italy numero uno, difendendolo da adulterazioni e falsificazioni, valorizzando la filiera dei prodotti tipici del piatto e creare intorno a questa realtà gastronomica degli eventi conviviali, sono stati tra gli obiettivi che l’organizzazione si è posta sin dall’inizio.

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